Dopo aver affrontato diverse lezioni su Gesù di Nazareth, cercando di analizzare per quanto possibile chi fosse e soprattutto chi è per noi oggi questa Persona, con i miei ragazzi di seconda superiore ho deciso di puntare lo sguardo su come la vita viene trasformata quando avviene un incontro autentico con Gesù.
La vita di alcuni è irriconoscibile dopo l’incontro con Gesù, non si è più gli stessi di prima.
Accadde così ai più grandi, ai santi. In realtà accade così anche a noi, oggi. Perché in fondo tutti siamo chiamati alla santità, è una comune vocazione, il destino che ci rende tutti uguali, tutti figli di Dio.
Osserviamo così, io e i miei alunni, che esiste una missione e questa missione quando presa sul serio cambia la vita. E osserviamo come il cambiamento di vita di persone comuni trasforma anche la vita degli altri. Allora parlo con loro di Pippo. “Chi conosce la storia di Filippo Gagliardi?” Chiedo. “Uno solo. Bene, è il momento di presentarvela”.
Mostro loro un video breve che trovo su youtube, anche se io la storia me la ricordo molto bene. Io c’ero.
Terminato il video, in cui vengono raccontati gli ultimi tratti di vita di Pippo, chiedo le loro impressioni e mi stupisce un ragazzo, che raramente prende parola, che decide di lasciarsi andare lungamente ad un commento, ammirato e stupito, in cui mi racconta di come sia rimasto colpito. “Mi colpisce” dice “la normalità della sua vita, mi colpisce come ha vissuto i suoi ultimi giorni infondendo pace agli amici”.
Allora Pippo ci ha insegnato che la normalità può essere la chiave per un autentico incontro con Gesù, che la santità è alla portata di chiunque voglia lasciarsi trasformare da questo incontro e che attraverso di noi anche gli altri possono godere della pace che questo incontro trasmette.
Clarissa