Testimonianza delle maestre di Filippo

La Messa prefestiva è terminata e un bambino di non ancora cinque anni, che vi aveva partecipato, si rivolge ai genitori chiedendo “Come mi sono comportato?” Era Filippo. Quel Filippo che non ci saremmo immaginate di ritrovare in classe qualche anno più tardi come nostro scolaro di prima elementare. Un alunno che, con una semplice domanda, aveva già dimostrato il suo impegno e la sua maturità.

Caro Filippo, eri di intelligenza molto vivace, frequentavi la scuola con interesse e piacere. Eri allegro, gioioso, pronto alla battuta spiritosa e quindi amato dai compagni che sapevi coinvolgere nelle iniziative di gioco e di lavoro senza voler apparire ed essere un capo.

E quante volte sei anche riuscito ad appianare le dispute che sorgevano fra i ragazzi perché i diverbi non si trasformassero in litigi! E quando qualche nuovo compagno veniva ad arricchire la nostra classe e si sentiva un po’ sperduto, come sapevi essere generoso, accogliente e protettivo!

Il nuovo arrivato era già felicemente inserito.

Avevi un buon rapporto con le insegnanti delle quali eri molto compiaciuto perché, nel loro periodo di “tirocinio” avevano appreso dal nonno, il maestro Elia, la professione di insegnante.

Le rendevi anche molto partecipi della tua vita familiare dalle nascite dei cuginetti, alle gite, ai viaggi, alle visite ai nonni, agli avvenimenti in oratorio e ai risultati ottenuti nel karate cercando di commentarli con valutazione obiettiva.

L’ultimo anno delle elementari, poi, per lasciare una testimonianza della presenza della nostra classe alla scuola Fermi, abbiamo approntato, proposto da te, un originale presepio nell’atrio.

E’ stata una gara di partecipazione, creatività, manualità perché abbiamo usato il materiale più impensato: tappi di sughero per pastori, animali, paesaggio. Solo il muschio era reale.

E poi sei cresciuto, hai frequentato le scuole superiori, ti sei laureato, hai creato una nuova famiglia e…………un giorno ti abbiamo salutato adagiato su una barella in un corridoio dell’ospedale mentre partivi incontro al tuo amico Gesù.

Gennaio 2022

                                                                                                              Sorelle Bini

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